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martedì 16 ottobre 2012

The Ramen Girl

Il mio primo approccio con il Ramen è stato a NYC. Prima sera. Io e la mia socia, dopo aver sistemato le valigie ci siamo lanciate in perlustrazione nella zona (East Village), accorgendoci contemporaneamente di amare profondamente quella città e di avere una fame da lupi! Così il piccolo ristorante di Ramen ci ha attirate subito.

Incuriosita dal titolo, ieri sera ho deciso di guardare "The Ramen Girl" film del 2008 di R. A. Ackerman con Brittany Murphy e Toshiyuki Nishida.

Abby, abbandonata dal fidanzato dopo averlo raggiunto a Tokyo, si sente persa e abbandonata e trova rifugio in un ristorante di Ramen.
Decide così che vuole diventare allieva del maestro Maezumi e imparare a cucinare il Ramen.
Ovviamente non si tratta solo di Ramen. Inizia un viaggio interiore che la porterà a conoscere l'amore e la cultura giapponese. Imparando una grande lezione che vale per molte cose. La testa, la tecnica, la capacità sono niente se non si usa il cuore, nella preparazione del Ramen come nell'affrontare qualsiasi sfida la vita di metta davanti.

Il film mi è piaciuto tantissimo! Soprattutto nei momenti in cui Maezumi (e la madre) cercano di far capire a Abby cosa serva per cucinare un ottimo Ramen. Le insegnano ad aprire il cuore, perché la cucina è amore. Il commensale, il cliente, l'ospite, riceve da noi in regalo la pietanza. Da quel momento farà parte di lui, gli regaliamo una parte di noi. Per questo bisogna imparare a donarsi, l'atto di cucinare è un atto d'amore, di scambio.

Ho trovato questo concetto bellissimo ed esprime pienamente la mia idea di cucina. Ciò che io cerco di fare, sempre, ogni qual volta metto in tavola qualcosa. E che cerco di afferrare quando assaggio piatti cucinati da altri. Questa è veramente la cucina.

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